Ieri, intorno alle ore 23 Barbara Lari, “Barbarina” per le amiche e gli amici ci ha lasciato.
Un male incurabile le ha portato via la sua giovane vita…
Barbara ha fatto parte di quel manipolo di compagne e compagni che alla fine degli anni ’70 e nei primi anni ’80 non si sono arresi, non hanno scelto scorciatoie, e hanno ricostruito vincoli di mutuo soccorso tra eguali, riannodando i percorsi autonomi e antagonisti.
Anni difficili che ci hanno visto impegnati a riprendere il lavoro territoriale, a lottare per la chiusura del ciclo nucleare, dal Brasimone a Montalto di Castro, per la chiusura dei manicomi giudiziari come Montelupo Fiorentino…
Impegnati quotidianamente per aprire giardini pubblici nel quartiere, così come per ricostruire verità e giustizia per i morti di Via de’ Georgofili…
E ancora impegnata per la chiusura degli impianti di incenerimento e produzioni nocive, così come per l’apertura di spazi sociali…
Sino a tempi pìù recenti contro la Guerra e i bombardamenti, a tutela dei bisogni sociali come lavoro e casa, fino alle battaglie contro vecchi fascismi e nuovi razzismi, passando per Genova 2001 la globalizzazione e l’impero..
Barbarina non si dimenticava niente, non si scordava nessun particolare, riusciva a ricostruire ogni percorso, a essere memoria vivente, a imbastire archivi, autoproduzioni e storie…
Una dote, questa, tanto unica quanto rara…
Ci preme ricordarla da viva, con la sua calma e la sua passione, come quella per la Fiorentina che seguiva anche nelle amichevoli, passione che produce tanta gioia ma anche tanta sofferenza…
Ciao Barbarina ti vogliamo bene..tanto bene…
Siamo vicini a Massimo e Alessandra
le compagne e i compagni di Firenze