

Comunicato stampa
La tragedia che si è verificata ieri nel novarese era purtroppo annunciata, sono mesi che i lavoratori della logistica lottano per i loro diritti nell’indifferenza generale.
Abbiamo ancora in mente i picchetti sgomberati dalle forze dell’ordine trascinando i manifestanti ed intimidendoli talvolta con le denunce, le immagini dell’aggressione recente di una squadra di picchiatori al presidio di Piacenza.
Di pochi giorni fa l’aggressione, con tre feriti a Prato ai lavoratori Pakistani allontanati dalla ditta cinese per cui lavoravano solo per aver denunciato le condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti. Adil Belakhin, rappresentante sindacale del Si Cobas Lavoratori Autorganizzati, ieri è stato ucciso.
Non è stato un incidente od una fatalità, è stato ucciso perché aveva scelto di lottare contro la schiavitù che si vorrebbe imporre nel settore.
Adil aveva scelto da che parte stare, è l’ora lo facciano anche le istituzioni.
Dopo la morte di Adil non è più tempo per le mediazioni, istituzioni, società civile, devono decidere da che parte stare.Non è morto solo per mano di questo pazzo criminale ma anche per le ragioni che lo hanno portato a dover intraprendere lotte dure e difficili come quelle dei picchetti.
Lo diciamo dall’inizio di questo sciagurato secolo, alla globalizzazione delle merci non è corrisposta quella dei diritti.
Il sistema degli appalti e subappalti che ci si appresta a liberalizzare non farà che peggiorare la situazione.
Condividiamo perciò l’esigenza della Confederazione Cobas per l’indizione di uno sciopero generale contro il via libera ai licenziamenti, la liberalizzazione di appalti e subappalti, per rivendicare il diritto ad un lavoro stabile ed in sicurezza, in difesa dei diritti fondamentali a partire dal diritto di sciopero.
Esprimiamo solidarietà ai compagni del SI Cobas e vicinanza agli affetti di Adil.
Se sarà lanciata una raccolta fondi per la famiglia, moglie e due figli piccoli, faremo sicuramente la nostra parte.
Cobas ATI/ Cobas Empoli-Valdelsa
CSA Intifada/Comunità in Resistenza Empoli