La decisione dell’Unione Europea compresa l’Italia di inviare armi all’Ucraina per difendersi dall’aggressione della Russia è un elemento che non può sicuramente giovare alla costruzione della pace e alla risoluzione pacifica di questo conflitto non nuovo, che risale al lontano 2014.
Promuovere politiche di pace non vuol dire sventolare le bandiere arcobaleno la mattina e poi alimentare le vendite di armi ad uno dei due contendenti, ma ricercare strade diplomatiche per porre fine alla disputa militare, porsi come cuscinetto tra la Russia e la Ucraina, e sviluppare tutte quelle azioni che uno stato può mettere in atto, una tra tutte la promozione di corridoi umanitari per mettere in salvo più civili possibili, da sempre vittime delle guerre, ma anche sostenendo i movimenti pacifisti russi che in questi giorni manifestano, subendo la repressione violenta di uno stato repressivo.
Costruire la pace è difficile ma é l’unica strada pe rdarci e dare un futuro migliore a questo pianeta senza guerre e senza armi.
STOP WAR
NÉ CON PUTIN NÉ CON LA NATO.
CSA INTIFADA/COMUNITÀ IN RESISTENZA EMPOLI
COBAS ATI Cobas Empoli-Valdelsa
Empoli antifascista Mostra meno