Quello che sta accadendo ha dell’incredibile, un impianto funzionale, storico, tra i più belli della zona chiuso.
Questo proprio alla vigilia della stagione estiva e dopo il superamento dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid. Inutile e sterile l’addebitarsi responsabilità tra comune e gestore, quello che a noi sembra evidente è che vada una volta per tutte abbandonata la politica delle esternalizzazioni.
Lo stadio, una volta venduto, farà la stessa fine?
L’importanza della funzione sociale della piscina pensiamo sia irrinuciabile, pertanto chiediamo l’immediata riapertura dell’impianto e l’internalizzazione del personale impiegato.
Non chiediamo l’impossibile, Geofor per il servizio di raccolta rifiuti nel pisano ha recentemente dimostrato che le internalizzazioni dei servizi pubblici sono possibili.
La piscina di Empoli è un bene comune e non può essere umiliato così, saremo pertanto presenti con uno striscione al presidio di sabato mattina.
CSA Intifada/Comunitàinresistenza Empoli