CONVOCAZIONE ASSEMBLEA PUBBLICA PER RILANCIARE L’OPPOSIZIONE ALLA CRISI

La Comunità in Resistenza di Empoli, di ritorno dal grande corteo del 16 ottobre a Roma e dalla partecipata assemblea del 17 alla Sapienza, convoca un assemblea pubblica per venerdi 29 ottobre con l’obbiettivo di rilanciare anche sul nostro territorio quello spirito unitario espresso dai tanti/e che vi hanno partecipato, ed il dibattito che è stato aperto intorno alla necessità dello sciopero generale.
In questi tempi di crisi stiamo assistendo a continui attacchi ai diritti, ai salari ed ai beni comuni come il lavoro, la formazione, i saperi e le risorse ambientali.
Gli scenari futuri sembrano ancora più inquietanti: per poter garantire la stabilità del sistema finanziario la commissione europea ha richiesto un dimezzamento del deficit nei prossimi tre anni.
Non sappiamo se a varare tali misure saranno governi di centrodestra, centrosinistra, tecnici o elettorali, ciò di cui siamo sicuri è che se prevarrà la linea monetarista di Bruxelles, ci saranno ulteriori tagli alla formazione e al welfare, evaporeranno ancora di più salari, pensioni, diritti e speranze di vita.
Ci vogliono far credere che i soldi per le spese sociali non ci sono, mentre si spendono miliardi di euro per le spese militari: è evidente la loro volontà di utilizzare la crisi per sviluppare ancora di più un sistema che garantisca l’arricchimento di pochi e la miseria di molti.
La crisi diventa il pretesto più immediato per stravolgere e restringere ogni forma di democrazia e libertà, attaccando il diritto allo sciopero e alla contrattazione collettiva e cercando di delegittimare ogni forma di espressione del dissenso.
La crisi ha creato ancora maggiore frammentazione nella società, diffondendo il senso di solitudine, l’individualismo e la rassegnazione.
Il corteo di sabato 16 ottobre ha dimostrato invece che è oggi possibile aprire una fase nuova di opposizione alla crisi.
Di questo si è discusso nell’assemblea del 17 a la Sapienza a Roma.
E’ stata un’assemblea molto partecipata e ricca di interventi da parte di studenti medi e universitari, ricercatori e precari della formazione, centri sociali, movimenti per la difesa dei beni comuni e alcuni esponenti sindacali come Landini della Fiom-Cgil e Pantaleo della Flc-Cgil.
Da parte dei presenti è stata condivisa la consapevolezza che le resistenze in atto nel paese, dagli studenti contro il DDL Gelmini e la legge Aprea, agli operai di Pomigliano, solo per citarne alcune, si muovono tutte all’interno dello stesso scenario della crisi e soprattutto dell’uso che di essa ne viene fatto da parte del governo e della confindustria per far ricadere sulla società le sue nefaste conseguenze.
E’ stata opinione condivisa che c’è oggi la possibilità di ricomporre queste resistenze, che è il momento di rimetterci in cammino accantonando ognuno le proprie visioni particolaristiche e costruire percorsi comuni di alternativa e di opposizione alla crisi.
Per questo è importante essere uniti col mondo della formazione per la difesa dell’istruzione pubblica; sostenere i lavoratori per la difesa dei loro diritti, e nello stesso tempo inventare e lottare per nuovi diritti per quei lavoratori non tutelati come i precari o gli autonomi di seconda generazione; sostenere le lotte per la difesa dei beni comuni come il grande movimento per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Tutto questo non solo per difendersi dagli attacchi che stiamo subendo col pretesto della crisi, ma per poter così cominciare ad immaginare nuovamente la possibilità di un alternativa, per ripensare la democrazia ed un’altra società.
Dopo il corteo del 16 ottobre si è aperto il dibattito intorno alla necessità, espressa dalla piazza, dello sciopero generale.
A tal fine l’assemblea “Uniti contro la crisi”, all’indomani del corteo, ha individuato nell’11 dicembre, una giornata nazionale di mobilitazione per contestare le politiche economiche del governo e per reclamare la convocazione dello sciopero generale e generalizzato.
Non uno sciopero simbolico, ma uno sciopero ad oltranza in grado di bloccare effettivamente un intero paese coinvolgendo i sindacati e le nuove generazioni.
Uno sciopero che deve essere costruito a partire dai territori, al più presto.
Con l’assemblea che lanciamo vogliamo avviare anche nel nostro territorio una discussione collettiva intorno allo sciopero generale e tentare di mettere in atto quello spirito ricompositivo che ha caratterizzato le giornate contro il G8 di Genova quasi dieci anni fa; al corteo romano abbiamo sentito la stessa tensione ideale che caratterizzava il Movimento dei Movimenti, lo stesso tentativo di ricomporre le differenze, di cercare di uscire dall’isolamento e cominciare a costruire un mondo diverso, una società più giusta.
*INVITIAMO TUTTE LE REALTÀ CHE SI SONO MOBILITATE IL 16 OTTOBRE PER IL CORTEO DELLA FIOM A PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA CHE SI SVOLGERÀ PRESSO L’AUDITORIUM DI PALAZZO PRETORIO DI EMPOLI IL 29 OTTOBRE ALLE ORE 21.00*

COMUNITA’ IN RESISTENZA DI EMPOLI