
🚩 Il percorso che abbiamo iniziato l’estate scorsa, con la partecipazione allo sviluppo della Rete “No ddl sicurezza – A Pieno Regime” ci ha reso protagonisti anche nel nostro territorio, di un approfondimento sulla questione del
dl sicurezza, maturando anche la consapevolezza che solo attraverso la creazione di un’opposizione sociale, che vada anche oltre la questione sul dl sicurezza (ora diventato legge), sia impellente, per organizzare un’opposizione al governo Meloni (alleato con governi dichiaratamente sovranisti e neo/autoritari), che da tre anni sviluppa un progetto chiaramente destabilizzante, trasformando una democrazia in via di compimento, ma basata su alcuni valori fondanti, in una democrazia autoritaria, dove i diritti delle minoranze, i diritti dei Lavoratori, i diritti delle donne e i diritti dei giovani vengono calpestati.
Non a caso una delle prime leggi emanate ha riguardato i Rave, ma l’esempio più chiaro è stato proprio l’approvazione del DL sicurezza, che evidenzia il chiaro progetto regressivo di democrazia autoritaria.
Il corteo del 14 dicembre 2024 e le varie iniziative scaturite sul territorio, che ci hanno accompagnato alla presenza del 26 maggio contro la votazione del DL e alla grande manifestazione di sabato 31 maggio scorso, dimostrano che in Italia c’è uno spazio per costruire un’opposizione sociale a questo governo!
Oggi registriamo purtroppo due elementi negativi: il primo è che il dl sicurezza è diventata legge dello stato; il secondo si riferisce al non raggiungimento del quorum sui 5 referendum promossi dalla Cgil e da altre organizzazioni della società civile.
Questi due avvenimenti ci pongono una serie di questioni legate al proseguimento del percorso della Rete “No ddl sicurezza a pieno regime”, che ovviamente si esaurisce così come realizzata sinora, lasciando in campo però una rete eterogenea che dovrà darsi dei percorsi nazionali di sedimentazione e crescita(già evidenziati all’ultima assemblea della rete).
Anche dal punto di vista territoriale dovremo avere la maturità di costruire percorsi inclusivi e allo stesso tempo radicali, al di là delle differenze!
Non si tratta, come alcuni sostengono, di creare un fronte contro il governo Meloni, ma di costruire un movimento capace di mobilitare e conquistare diritti e nello stesso tempo fermare la deriva autoritaria.
Per lo sviluppo di un movimento dove le diversità sono ricchezza* , costruendo nella pratica quotidiana l’alternativa a questi fascisti e alle loro pericolose idee.
Csa intifada /Comunità in Resistenza Empoli