LIBERTÁ DI MOVIMENTO

Roma 25 marzo, e scadenze fissate per il mese di aprile.
Prossima riunione regionale martedì 11 aprile ore 21.30 CSA Intifada ponte ad elsa

La seconda assemblea organizzata dal forum toscano “libertà di movimento” a Firenze il 31 marzo presso lo stabile occupato di viale Matteotti, ha discusso della necessità di contrastare efficacemente l’imbarbarimento delle relazioni sociali e di libertà civili (legge sulla legittima difesa e della legge proibizionista sulle droghe). Nel poderoso programma dell’Unione decine di pagine sono dedicate al tema della giustizia, ma sono del tutto negative sull’amnistia, sulla cancellazione dei CPT, sulla necessità di dare il giusto valore alle lotte sociali per sottrarle alle logiche poliziesche che tutto interpretano in funzione dell’ordine pubblico.
Tra breve l’esercizio dispotico della securità frammisto alla logica penale tenterà di imprigionare decine di compagni/e sequestrandoli al conflitto e al contesto sociale. Lorenzo Bargellini, Luca Casarini, Francesco Cirillo, e molti altri sono in questa condizione: ci sarà bisogno di una estesa solidarietà e di continua mobilitazione per impedire che avvenga questo misfatto.
Lo stillicidio di processi viene sapientemente utilizzato per tenere bassa l’attenzione pubblica ed al tempo stesso costringere a terreni arretrati e sottostare a ricatti la soggettività che lotta, costruisce reti sociali, si appropria dei beni comuni, delinea un orizzonte di trasformazione sociale.
In Toscana l’agire a senso unico della Magistratura ha portato all’Inquisizione nei confronti del movimento di lotta per la casa (1600 procedimenti, 900 per occupazioni di case, 150 per blocchi e manifestazioni varie, un tentativo di rinvio a giudizio per “associazione a delinquere” sventato, una condanna per il consiglio comunale di Firenze “attentato ad un organo dello stato”).
Stesso trattamento è stato riservato al movimento antagonista: il 3 aprile ben 3 processi contemporanei in Toscana abbiano come protagoniste le pratiche del movimento (lotta alla guerra, antifascismo militante, spazi sociali).
La repressione divide e non c’è cosa peggiore che pensare di contrastarla nella dinamica lotta – repressione – lotta alla repressione. La capacità di non farsi fermare, di rilanciare terreno più ampi, di agire da maggioranza sociale sono l’unico sistema per neutralizzare e battere le azioni repressive.
AMNISTIA SUBITO – NON PUNIBILITÁ DELLE LOTTE SOCIALI – NO AL PROIBIZIONISMO – CANCELLAZIONE DEI CTP LAGER PER MIGRANTI. – FUORI DALLA GUERRA INFINITA
Attorno a questi obbiettivi intendiamo costruire un Aprile di iniziative. Ecco quelle già decise:
* NON PUNIBILITÁ DELLE LOTTE SOCIALI: TRASFORMIAMO I PROCESSI IN SPAZIO PUBBLICO MERCOLEDÍ 19 APRILE MOBILITAZIONE GENERALE A FIRENZE ORE 10 SAN MARCO
* CANCELLAZIONE DEI CTP LAGER PER MIGRANTI. LE NOSTRE LOTTE HANNO CANCELLATO IN TOSCANA I CTP. OGGI DOBBIAMO SOSTENERE LA LOTTA A PARTIRE DA GRADISCA E BARI. I CPT VENGONO GESTITI DA ASSOCIAZIONI “UMANITARIE”, IN PARTICOLARE DALLA MISERICORDIA. VENERDI’ 21 APRILE DALLE 17.30 PRESIDIO IN PIAZZA DEL DUOMO SOTTO LA SEDE DELLA MISERICORDIA
* NO AL PROIBIZIONISMO É PRIMAVERA: CANNE ALL’ARIA APERTA
* AMNISTIA: ORGANIZZEREMO LA CAROVANA CONTRO LE INGIUSTIZIE CHE SALUTERÁ AI PRIMI DI MAGGIO IL NUOVO MINISTRO DELLA “GIUSTIZIA”
SABATO 22 APRILE LIBERTÁ DI MOVIMENTO / LIBERTÁ DEI MOVIMENTI BASTA PROCESSI NO ALLO SGOMBERO DEL CSA EX EMERSON MANIFESTAZIONE/CORTEO FIRENZE SAN MARCO ORE 10.
FORUM LIBERTÁ DI MOVIMENTO ROMA 25 MARZO 2006
Questi i risultati del partecipato Incontro del 25 marzo a Roma indetto dal Forum Libertà di Movimento, su “Amnistia, non punibilità delle lotte sociali, chiusura dei CPT e depenalizzazione”:
I 3 tavoli di lavoro, rispettivamente
1) non punibilità delle lotte sociali
2)chiusura dei CPT
3) rifiuto del proibizionismo, si sono unanimemente espressi per l’Amnistia dentro una strategia complessiva che vede:
1) un nuovo Codice Penale, ripulito dei “reati sociali” non conformi alla Costituzione, ad es. “occupazione di case” quando si è a seguito di sfratto; “interruzione di pubblico servizio” ( i magistrati presenti hanno fatto rilevare “.. più interruzione di quando i magistrati scioperano !!”); e più in generale un Codice inteso a ” decriminalizzare”;
2) la preminenza del diritto alla vita sul diritto di proprietà; l’abolizione delle sproporzioni, ad es. ora .è più sanzionato il furto che la corruzione !
3) abolizione dei reati di opinione e associativi;
4) abolizione della Legge Pisanu contro i migranti; la chiusura dei CPT in quanto luoghi di segregazione dentro la logica securitaria che vede nel migrante un nemico;
5)depenalizzazione del consumo di sostanza, compresa la coltivazione;
6) estensione della non punibilità , per aver agito in stato di necessità e delle attenuanti per aver agito con finalità essenzialmente dimostrative allo scopo di denunciare e/o prevenire “gravi emergenze sociali, lavorative, ambientali, di violazione diritti umani, delle garanzie Costituzionali,…
7) introduzione della ” legittima resistenza”, contro l’abuso dell’ordine pubblico nelle manifestazioni e in particolare negli eventi tipo Napoli-Genova 2001.
Queste poi le conclusioni e le indicazioni di movimento :
1) parte la Campagna per l’Amnistia (da maggio) inquadrandola come provvedimento politico di compensazione sociale, in modo da restituirgli la valenza di cittadinanza che merita e che travalica il problema sempre emergenziale del sovraffollamento delle carceri e dell’intasamento giudiziario, che pur esistono. Si è parlato di convocare una giornata di mobilitazione per agire contemporaneamente;
2) iniziative per la chiusura dei CPT a partire da quelli di Gradisca e Bari,con annessa battaglia contro i gestori ( Misericordie, Coop, Cri, ….);
3) diffondere i Forum Libertà di Movimento in ogni provincia e mettere in campo iniziative di comunicazione sociale e di sostegno ai compagni/e inquisiti.
Fate circolare idee e materiali, partecipate alle battaglie di libertà, per questo abbiamo promosso anche in Toscana l’esperienza del Forum Libertà di Movimento, costituitasi a livello nazionale e composta da attivisti dei movimenti, avvocati, giuristi, magistrati, reti associative democratiche, rappresentanze della popolazione detenuta, studiosi del diritto.