Tutti a Roma il 16 ottobre
La comunità in resistenza di Empoli aderisce al corteo del 16 ottobre a Roma, giornata che vedrà protagoniste le tante forme di resistenza presenti nel paese con l’obiettivo di ricomporle: dalla scuola all’intero ciclo di formazione, dal lavoro in fabbrica alle nuove forme del lavoro autonomo e precario, dalle lotte contro la privatizzazione dell’acqua alle mille vertenze contro le devastazioni ambientali.
“Uniti contro la crisi” perché è più che mai necessario costruire uno spazio in cui le diverse forme di aggregazione e lotta possano rafforzarsi, rendendo possibili tutte le battaglie che abbiamo di fronte.
Gli scenari futuri sembrano infatti ancora più inquietanti: per poter garantire la stabilità del sistema finanziario la commissione europea ha richiesto un dimezzamento del deficit nei prossimi tre anni. Il tributo che saremo chiamati ancora una volta a pagare al “mercato” sarà di dimensioni doppie (50 miliardi annui) rispetto all’ultima drammatica finanziaria di Tremonti.
Non sappiamo se a varare tali misure saranno governi di centrodestra, centrosinistra, tecnici o elettorali, ciò di cui siamo sicuri è che se prevarrà la linea monetarista di Bruxelles, ci saranno ulteriori tagli a scuole ed ospedali, evaporeranno ancora di più salari, pensioni, diritti e speranze di vita.
Sacrifici che le televisioni di regime dipingeranno come “urgenti e necessari” fra un servizio sui monolocali di Montecarlo e le barzellette razziste e sessiste del loro padrone.
Nel frattempo una classe politica che alimenta quotidianamente odio sociale, fomentando guerre fra poveri, razzismo e xenofobia, è paradossalmente allarmata dagli effetti che questo clima può produrre.
Imprese, PD e la nuova CGIL della Camusso sono pronti a fare la loro parte: un nuovo “Patto sociale” che significa elemosinare, cappello in mano, un lavoro a qualsiasi condizione.
La crisi diventa il pretesto più immediato per stravolgere e restringere ogni forma di democrazia e libertà.
Sulle donne gli effetti nella vita e nel lavoro sono ancora più devastanti.
Alla forte disoccupazione che le colpisce si aggiungono i tagli dei fondi ai centri antiviolenza, ai consultori e a tutti i servizi che garantiscono loro salute, libertà e indipendenza.
La crisi ridefinisce valori ed etica sulla base di un sistema costruito per garantire l’arricchimento di pochi e la miseria di molti.
A Marchionne spetta il compito di saggiare le capacità di resistenza di chi è costretto a lavorare con un salario 400 volte inferiore al suo e che non intende rassegnarsi ad una condizione di merce tra le merci.
Il 16 ottobre saremo a Roma non solo per ricomporre le mille resistenze allo scempio di questi anni, ma anche, a dieci anni da Genova 2001, per immaginare un’altra società, un altro modello di sviluppo e di consumo in grado di potenziare e non di cancellare valori e diritti.
Organizziamo un pulman da Empoli, partenza ore 8 dalla stazione, 15 euro.
Per info e prenotazioni Pullman: intifada@ecn.org tel. 0571 931021 – 3381383792 COMUNITA’ IN RESISTENZA DI EMPOLI